
Gabriele Saleri nasce a Bagnolo Mella il 30 ottobre del 1927, e fin dalla giovane età dimostra una spiccata capacità artistica del tutto straordinaria: la pittura è nel suo sangue e gli riesce facile rappresentare la realtà tramite il disegno, a soli quattordici anni inizia a realizzare opere di grande
qualità tutt’oggi apprezzabili come i ritratti dei familiari. Da adolescente, negli anni Quaranta, viene invitato a partecipare a numerose mostre collettive locali. Dopo aver intrapreso l’attività come autodidatta, successivamente per perfezionarsi frequenta gli studi dei pittori Giuseppe Marengoni,
Giuseppe Mozzoni, Emilio Rizzi ed Emilio Pasini.
Dopo il secondo conflitto mondiale, nel 1945, decide di aderire alla rassegna degli artisti bresciani nei locali della vecchia Posta, creando quelle che possono essere considerate le premesse di un’intensa attività artistica. Organizza infatti varie mostre, nelle quali espone ritratti, nature morte e paesaggi.
Quest’ultimi spaziano dalle visioni lagunari, sarde, laziali, toscane a quelle di “casa”, come i Ronchi, Costalunga e la città.
Altre città dove Saleri dipinge e viene positivamente criticato intorno al 1950 sono Roma, Londra e Parigi, valendogli la fama di artista internazionale. Non dimentica mai, però, la sua città, dove in quel periodo fervono le sue esposizioni, con le mostre personali allestite nel 1950, 1953, 1958, 1963, 1966,
1969, 1973, 1976 e nel 1980.
Verso la fine degli anni Cinquanta aderisce alle mostre degli Artisti Indipendenti e partecipa a differenti premi in diverse città, tra cui: Bergamo, Borgosatollo, Montichiari, Orzinuovi e Milano, dove vince nel 1955 e nel 1959 i premi acquisto dell’Angelicum; esegue anche paesaggi per emigrati italiani in America.

Molto richiesto come ritrattista non rimane ancorato esclusivamente a Brescia, intorno agli anni Sessanta arriva a Verona (mostre personali nel 1960, 1961, 1962, 1964) e Vicenza (mostra personale nel 1960) per ritrarre numerosi personaggi. Lo stesso motivo lo spinge vent’anni più tardi in Germania,
a Karlsruhe, dove raffigura il dottor Franz Gurk (in precedenza sindaco della città e presidente del Parlamento regionale), ritratto conservato nella Galleria Municipale locale.
Non vanno tuttavia dimenticate le opere di contenuto religioso: Saleri nel corso degli anni è chiamato a realizzare numerose pale d’altare, vetrate e altre opere ancora oggi visibili in edifici religiosi, non solamente bresciani. Fra le tante si ricordano il Sant’Apollonio per la chiesa parrocchiale di Lumezzane, le numerose Madonne, anche nella santella (edicola votiva) di Via Pisacane, il Papa Giovanni XXIII, compiuto nel decimo anniversario della morte del Pontefice (1973) conservato nella cappella del Segretariato per le opere di Papa Giovanni in via delle Grazie a Brescia.
Gli anni Ottanta danno inizio al periodo dei quadri di grandi dimensioni, tra i quali le pale per la chiesa di Sant’Orsola dei Fatebenefratelli con San Riccardo Pampuri, San Giovanni Grande, San Benedetto Menni, Eustachius Kugler, San Giovanni di Dio; Pascual Ferrando Piles e il grande quadro di
Annunciata Cocchetti, fondatrice delle suore Dorotee di Cemmo, conservato nel Duomo Nuovo di Brescia dopo l’esposizione sulla facciata di San Pietro nel Vaticano in occasione della beatificazione della santa nel 1991.
Nel novembre 2012 espone una sua antologica di 39 opere nella Sala dell’Affresco del museo di Santa Giulia a Brescia, intitolata IL RITORNO DEL SENTIMENTO.
Si addormenta serenamente nella morte il 4 maggio 2014 a Brescia.
Dal 17 Novembre al 9 Dicembre 2018 gli viene dedicata una mostra monografica a cura della Fondazione Dolci presso palazzo Martinengo di via Musei a Brescia. In occasione della mostra è stato presentato il libro di 240 pagine contenente una dettagliata biografia di Gabriele Saleri (a cura di Marcello Zane), le immagini di più di 300 quadri dell’autore, il completo apparato critico ed un’estesa bibliografia.
Per chi li desidera, i libri sono disponibili all’acquisto:
– “Il ritorno del sentimento”, 2012 , 70 pagine brossura, 8 euro
– “Gabriele Saleri”, Fondazione Dolci, 2018, 240 pagine con copertina rigida, 30 euro
– Cartolina con paesaggio di Monpiano, Brescia, 1 euro
– Cartolina con paesaggio dei Ronchi, Brescia, 1 euro